sabato 24 dicembre 2016

Babbo Natale e il pirata Barba Bianca

Invece della solita cartolina quest'anno voglio fare gli auguri con una storia della buona notte  per i bambini che non riescono a prendere sonno in attesa di Babbo Natale :)

Babbo Natale e il pirata Barba Bianca

C'era una volta un terribile pirata detto Barba Bianca per via della candida peluria che gli ricopriva il viso. Era grande grosso e spaventoso con un'aria sempre seria e corrucciata.
Si dice che non ridesse mai, solamente quando agguantava tesori di eccezionale rarità e pregio, il labbro superiore gli si inarcava leggermente all'insù in una sorta di ghigno cattivo.
Era il terrore dei sette mari, sovrani e governanti di tutto il mondo promettevano laute ricompense a chiunque li avesse liberati da tale minaccia, ma nessuno osava avvicinarsi alla sua giacca rossa, perfino gli altri pirati lo temevano e cercavano di evitarlo.
La sua sete di tesori era inesauribile, era disposto a tutto pur di accumulare sempre di più.
Non si fidava di nessuno perciò non abbandonava mai i suoi averi su un'isola, come facevano  molti suoi colleghi,  lui preferiva tenere tutto a bordo con sé, nella sua stiva dove poteva controllare e ammirare il suo patrimonio.
Non solo non spartiva mai la refurtiva con i suoi uomini, ma era disposto a buttarli in mare o abbandonarli nel deserto pur di non rinunciare nemmeno alla più piccola pietra preziosa.
Così facendo si ritrovò solo, senza una ciurma e con una nave così carica da riuscire appena a stare a galla.
Ma non per questo la sua avidità diminuì.
Si diceva che la regina dei mari avesse accumulato una fortuna raccogliendo i tesori delle navi affondate e che li avesse accatastati l'uno sull'altro fino a farli approdare in superficie dove si era creata una magnifica e lucente isola dorata. Nessuno però l'aveva mai vista e molti la ritenevano solo una leggenda.
Ma Barba Bianca si era messo in testa di trovarla e di appropriarsi di tutto quel che c'era.
A malincuore sacrificò un pizzico del proprio oro per comprare i viveri necessari all'impresa (ma soltanto lo stretto indispensabile), da prima pensò di reclutare qualche aiutante, ma poi, temendo di vedersi sottrarre qualche manciata di monete e di appesantire inutilmente la nave, decise di affrontare il viaggio da solo.
Attraversò gli oceani in lungo e in largo, vagando per mesi senza trovare niente.
Senza più cibo né acqua e ormai allo stremo delle forze, stava per rinunciare quando fu travolto da una furiosa tempesta, un uragano sollevò la nave dalle onde facendola volare vorticosamente per miglia e miglia. Il pirata lasciò subito il timone per rincorrere i gioielli che il vento stava portando via.
Quando finalmente atterrò era disperato: di tutti i suoi averi non era rimasta che qualche misera cassa di denari e pietre preziose!
Stava maledicendo la regina dei mari e la sua isola quando si accorse di un insolito bagliore all'orizzonte.
L'imbarcazione, per quanto mal ridotta, era ancora in grado di navigare perciò puntò dritto verso quel punto luminoso.
Quando lo raggiunse rimase senza fiato! Una distesa di oro e preziosi a perdita d'occhio.
Non perse tempo e corse a prendere una pala per caricare la stiva, le cuccette, il ponte e pure le scialuppe. Continuò a riempire e riempire finché si rese conto di essere sul fondo del mare, circondato da squali e murene in uniforme reale e di fronte a lui una magnifica sirena dai capelli rossi con un'indefinibile espressione tra il divertito e l'arrabbiato.
Pirata Barba Bianca - disse - la tua avidità non ha dunque limiti? Guardati sei mezzo morto di fame e di stanchezza eppure continui a saccheggiare! Non puoi scappare la tua nave è schiacciata sotto il peso del carico e tu finirai per affogare qui giù! Non capisci che questo gelido oro non potrà mai riempire il vuoto che hai nel cuore? -
E così dicendo la regina dei mari trasformò tutto il prezioso tesoro in scintillanti cristalli di ghiaccio e neve, poi scomparve lasciando il pirata solo al freddo con la sua nave distrutta dal carico eccessivo.
Rimase immobile a guardarsi intorno per chissà quanto tempo. Aveva sempre rincorso tesori e ricchezze, aveva sacrificato famiglia, amici e perfino la sua giovinezza per accumulare fortune e adesso che gli era stato portato via tutto... non ne sentiva la mancanza!
Si sentiva anzi stranamente sollevato e anche piuttosto stupido, era come se quei preziosi lo avessero stregato e adesso che non ne aveva alcuno si rendeva conto che pur essendo stato l'uomo più ricco del mondo era anche il più povero perché non aveva mai condiviso mai niente con nessuno, non aveva mai speso un soldo per nessuno, nemmeno per sé stesso.
- Ma come hai fatto a ridurti così? Indossi la stessa giacca rossa da non so più quanti anni! avresti potuto avere abiti da re e una regina al tuo fianco ma no! No! Niente era mai abbastanza per te -  Disse a sé stesso  specchiandosi in una parete di ghiaccio.
- Scusi signore?...- una vocina lo sorprese alle spalle, voltandosi vide un bambino che proseguì - Non ha freddo con quella giacca leggera? Ecco prenda questa mantellina: è piccola ma molto calda -
Quel gesto gentile a interrompere un flusso di pensieri infelici fu troppo per Barba Bianca! Scoppiò a piangere così forte da fare paura. Il bimbo temette di avere a che fare con un pazzo e pensò di scappare, ma aveva bisogno d'aiuto. - Ero uscito a pescare, ma sono stato sorpreso da una tormenta e non trovo più il mio villaggio, potrebbe aiutarmi?-
Barba Bianca aveva un ottimo senso dell'orientamento e pensò che aiutare quel bambino avrebbe alleviato il suo malessere, così iniziò a correre qua e là recuperando pezzi della sua vecchia barca per farne una slitta. Era abituato a fare tutto da sé ed era molto abile, in pochissimo tempo realizzò un'ottima slitta.
Con le indicazioni del bambino raggiunsero il villaggio prima di sera e i familiari furono così sollevati che insistettero perché il vecchio pirata restasse a cena con loro.
Il pasto in realtà fu molto frugale: erano poveri pescatori e potevano offrire molto poco, ma lo facevano con gioia e Barba Bianca pensò che tutti i suoi averi non avrebbero mai potuto offrirgli di meglio. Quel pensiero lo rattristò - Come vorrei avere almeno un rubino o una pepita da donare a questa gente, così potrebbero acquistare abiti più caldi! - e mentre mormorava questo pensiero infilò distrattamente la mano in tasca e ne estrasse uno splendido diamante... chissà come non si era accorto che fosse lì!
Si rese conto che i suoi ospiti non avrebbero accettato un dono così grande, aspettò che si addormentassero e lo lasciò ai piedi del camino, dopodiché sgattaiolò fuori sentendosi bene come mai prima.
Pensò che gli sarebbe piaciuto restituire tutte le sue ruberie a chi davvero ne avesse bisogno, perciò iniziò a viaggiare e conoscere gente ed ogni volta che incontrava qualcuno meritevole, un regalo gli compariva magicamente in tasca.
Ci volle un bel po' di tempo ma infine tornò al punto di partenza dove la regina dei mari l'aveva abbandonato, tutti i suoi tesori erano stati donati e lui si sentiva felice e desiderava incontrare la sirena per ringraziarla.
- Caro Barba Bianca sono fiera di te! Finalmente hai capito che la vera ricchezza non è fatta di oggetti preziosi, ma di gentilezza e gesti d'affetto. -
- Ormai non ho più niente, ma mi sento molto ricco! Però vorrei avere altro oro... non per me! Ma per poter continuare a regalarlo a chi lo merita -
La regina sorridendo disse - Mi sembra giusto, allora puoi avere il mio! La tua vecchia slitta mi sembra malconcia e ti servirebbe qualche aiutante... -  
Mentre parlava apparvero delle renne magiche capaci di trainare nell'aria la slitta, rimessa a nuovo e carica di regali con a bordo una coppia di elfi per aiutare la distribuzione.
 - Con i tuoi nuovi aiutanti potrai osservare le persone ed una volta all'anno le renne ti porteranno in giro per il mondo a distribuire doni ai più buoni, d'ora in avanti non sarai più Barba Bianca ma Babbo Natale!


E Buone feste a tutti!

 

domenica 11 dicembre 2016

Fantastici Labirinti

Nuova collana che raccoglie tanti labirinti con difficoltà crescente, illustrati da Gabriele Tafuni, Valentina Belloni, Luca Maggi, Samuele Maggi e me, per Rusconi Libri


 
 
Un grazie speciale a Maria per avermi coinvolto in questo bel progetto
 

martedì 22 novembre 2016

Zazzle Black friday!

In occasione del Balck friday su Zazzle ci sono tantissime promozioni con il codice BLACKFRILOVE
 
Questi sono alcuni dei prodotti più recenti sul mio store, ma ce ne sono tanti altri!
http://www.zazzle.com/gnoppoletta



giovedì 10 novembre 2016

Focus Pico di Novembre

Il numero 105 di Focus Pico è in edicola  con una simpatica storia autunnale illustrata da me
 

sabato 15 ottobre 2016

Concorso Scarpetta d'oro 2016

 
"Sempre in Piedi" era il tema proposto quest'anno per il concorso Scarpetta d'oro, il bando è uscito lo scorso dicembre e di tempo per rimuginarci su ne ho avuto anche troppo....
Pensavo a hostess, uscieri d'albergo, buttafuori, pendolari in coda per l'autobus, insomma tutti i lavori che richiedessero lo stare effettivamente sempre in piedi, ma nessuna idea mi convinceva così il tempo è passato senza che avessi prodotto niente.
Così arrivata all'ultimo giorno ho chiesto suggerimenti al mi'omo il quale propone "qual è quell'uccello che sta sempre su una gamba sola? potresti fare un gruppo di quelli!"
Non mi sembrava una grande idea nemmeno questa, ma volevo partecipare, e in poche ore dovevo trovare anche una buona copisteria per la stampa e precipitarmi alle Poste per l'invio del materiale, perciò il gruppo si è ridotto ad un solo fenicottero ballerino.
Con queste premesse non mi aspettavo grandi risultati, speravo di essere selezionata per la mostra e il catalogo (che adoro!) e invece... qualche settimana fa ho ricevuto la telefonata: il mio fenicottero danzante è il vincitore dell'edizione 2016!
Ci vediamo il 5 di novembre alla premiazione :)

giovedì 13 ottobre 2016

Concorso Battello a Vapore 2016 - Pinocchio


 
E niente anche per quest'anno non ce l'ho fatta!
Però grazie al concorso ho scoperto l'esistenza del programma "Ad alta voce" e una bellissima interpretazione di Pinocchio di Paolo Poli

sabato 30 luglio 2016

My MATS experience


Durante il primo mese di Bootcamp Lilla ha indetto un concorso per vincere un posto gratuito nel suo corso Creating Collections for Home Décor ai partecipanti era richiesto di disegnare un manifesto che esprimesse l'essenza dei corsi Make Art That Sells
 
Le ragioni che mi hanno spinto a frequentare queste classi sono state il bisogno di nuovi stimoli e di definire il mio stile occupando il tempo libero nelle pause tra un lavoro e un altro in cui tendo ad abbrutirmi in modo improduttivo.
Benché la ricerca di un tratto unico e distintivo sia ancora in alto mare e anzi, probabilmente, l'aver sperimentato cose nuove e diverse mi ha confuso ancora di più le idee invece di schiarirle, l' approccio allegro e  positivo di Lilla mi ha aiutato a combattere l'insicurezza e la paura di fallire.
E questo è ciò che ho cercato di esprimere nel mio manifesto
 

 

 
 
Ho ricevuto diverse richieste di informazioni sui corsi di Lilla Rogers e con 2 Bootcamp e un MATS A in forma intensiva alle spalle credo di poter dire la mia, cercando di essere obiettiva.
Non mi dilungherò a spiegare la differenza tra self paced, bootcamp ed intensivi, tutte le specifiche di ogni corso sono ampliamente spiegate nel sito, se la lingua è un ostacolo lasciate perdere: pochi saranno gli europei nella vostra classe e ancora meno gli italiani.
Le principali differenze tra le varie tipologie sono il tempo e le informazioni: più il primo si allunga, più le altre diminuiscono.
  
Il metodo dei mini caratterizza tutti i corsi siano di breve o lunga durata. Consiste nell'avere un tema su cui riflettere ed iniziare a buttare giù sketch e idee, senza però sapere quale sia lo scopo finale. Per esempio a marzo il tema erano gli anni '20, donne, pettinature e cappelli, solo successivamente è stato rivelato che il fine era la copertina di un album da colorare per adulti; ad aprile Lumberjack e fantasie a quadretti, a maggio medioevo e miniature, a giugno  vigogna e Ande, a luglio lettering e fiori.
 Come ogni cosa questo sistema ha i suoi pro e i suoi contro: da un lato permette di sciogliere la mente e la mano disegnando, così tanto per, in relazione ad un determinato argomento ma, senza il vincolo di un target, un formato, un mezzo. 
Dall'altro però può essere inconcludente: capita di avere tantissimi spunti per "cose che poi farò comunque", ma se non si ha la capacità e la costanza di fare una "cartellina delle idee" e di sfogliarla e aggiornarla periodicamente molti di questi progetti finiranno nel dimenticatoio. E fuorviante rispetto a quello che sarà il compito: personalmente per i primi studi utilizzo sempre matita o pennarellino, ma chi adopera acquerelli, tempere e altre tecniche pittoriche a marzo si è trovato con una serie di disegni non utilizzabili per un album da colorare e ha dovuto scegliere se accantonare tutto e ripartire o trovare il modo di inserire le parti da colorare nel proprio dipinto. 
Quindi lo ritengo utile se si hanno buone capacità organizzative e si ha una buone dose di tempo libero. Nei periodi più indaffarati ho spesso trascurato o proprio saltato questa fase aspettando di sapere quale fosse lo scopo finale.

L'assignment in realtà  è solamente un compito da consegnare entro una determinata scadenza. Se non riesci a stare nei tempi o non lo finisci affatto non succede niente, semplicemente il tuo lavoro non comparirà nella galleria delle opere. Non ci sono brutti voti, né note di biasimo.
Ma il compito simula la richiesta di un committente reale quindi è consigliabile rispettare le scadenze e avvicinarsi il più possibile alle specifiche.
Per chi non è abituato ad avere delle scadenze improrogabili e delle direttive da seguire è molto utile... ma si può ottenere lo stesso risultato partecipando ai concorsi ;) 
Alcuni temi sono ricorrenti, su 3 corsi seguiti ho ripetuto 2 volte gli argomenti: piatti decorati, copertine di quaderni e libri per bambini. Con delle differenze nei temi e nell'approccio, ma  avrei preferito spaziare di più per esempio invece di piatti da cucina, studiare un set da bagno; al posto dei quaderni, delle cartoline; invece dei libri, abbigliamento o giochi per bambini.

I consigli di Lilla sono l'essenza dei suoi corsi. La sua energia e positività sono contagiose e farebbero venire voglia di disegnare anche a chi non l'ha mai fatto prima e si ritiene negato.
è assolutamente un toccasana nei momenti bui (che tanto lo so che prendono anche a voi) quelli in cui i risultati raggiunti sembrano insignificanti e banali, il tuo lavoro non ti soddisfa e si è facili prede di invidia, sconforto e si fatica a trovare uno scopo in quello che si fa.
Per quel che mi riguarda sono molto emotiva e soprattutto nei momenti in cui, consegnato il lavoro, non si sa quando ce ne sarà un altro, o magari incontro delle difficoltà con un cliente (per fortuna raramente) tendo a buttarmi giù e a svalutarmi. I suggerimenti di Lilla su come gestire l'emotività legata a questo lavoro mi sono stati (e sono)  molto utili. In realtà si tratta di cose piuttosto banali come ricordarsi di essere sempre grati per qualsiasi lavoro ci venga commissionato, perché non tutti hanno la fortuna di fare quello che desiderano per vivere o rendersi conto che il successo altrui non preclude nessuna possibilità a te. A volte aiuta avere una voce da fuori che te lo ricorda.
A questo proposito consiglio di seguire anche il blog di Maja Sereda

Le recensioni  sui lavori svolti rientrano solamente nei corsi intensivi (attualmente credo solo Home Decor e Book Illustration), non tutte le opere vengono valutate, con centinaia di iscritti ogni volta sarebbe un lavoro lunghissimo per lo staff e una lunga  e noiosa ripetizione per gli studenti. Ne vengono scelti 10-20 più rappresentativi, non solamente i più riusciti ma, quelli che presentano delle caratteristiche comuni a molti o spunti di riflessione. Spesso Lilla si fa affiancare da professionisti del settore  e ovviamente il parere di un occhio esperto fa sempre comodo e dà modo di imparare qualcosa di nuovo.
Ho trovato un po' fastidioso che durante il MATS A i lavori di 4-5 persone venissero selezionati ad ogni recensione: tutti assolutamente meritevoli e istruttivi, ma ho trovato ingiusto che in un gruppo di circa 300 persone si prendessero in esame sempre gli stessi autori. Possibile che non ci fosse qualcuno altrettanto valido? Avrei trovato più corretto coinvolgere quanti più studenti possibile.

Le informazioni su mercati e tendenze sono preziose ma vanno prese con la dovuta dose di scetticismo. Per esempio quando abbiamo parlato di libri illustrati abbiamo avuto consigli utili sulla caratterizzazione dei personaggi, le palette in funzione del target e altri dettagli tecnici. Ma quando siamo arrivati a tempi e compensi.... bè non fate troppo affidamento su quanto riportato nelle dispense! Intendiamoci può essere che Lilla abbia un rapporto con gli editori con cui collabora, tale per cui davvero l'illustratore di turno abbia 3-4 mesi solo per lo studio del protagonista, che la realizzazione del libro completo possa richiedere anche 2 anni e che il compenso sia adeguato per tutto questo periodo anche senza dedicarsi ad altro. Sono certa che per alcuni professionisti molto rinomati sia davvero così. Ma per quella che è la mia realtà è molto più probabile che si abbia un mese o anche meno per il libro completo e che si debbano svolgere più lavori contemporaneamente per potersi mantenere.
Quando abbiamo parlato di coloring book per adulti Lilla non la finiva più di magnificare le potenzialità di questo trend in continua crescita. A onor del vero anche la mia agente mi aveva chiesto nello stesso periodo di provare a fare qualche pagina perché molto richiesti. Ma quando quest'anno ho presentato il mio progetto in fiera a Bologna mi sono sentita rispondere ad ogni tentativo che il mercato è saturo e non sanno come smaltire quelli che già sono in commercio.
Può essere che fosse un modo garbato di dirmi che il mio album non piaceva, ma anche no. Dopotutto lo stile impiegato per le mie flapper girls, un po' diverso dal solito mi ha fruttato comunque dei consensi anche se non nel modo immaginato.
Per questo è importate continuare sempre a darsi da fare e arricchire il portfolio: anche se non nei tempi e nei modi preventivati, il risultato poi arriva ;)

Il gruppo Facebook non è obbligatorio, se non si ha e non si vuole fare un account sul social si può tranquillamente farne a meno ma, è caldamente consigliato presentarsi e partecipare.
Serve per conoscersi, quasi tutti partecipanti ai corsi sono professionisti nell'ambito di grafica, illustrazione, design, c'è uno scambio continuo di opinioni e feedback, un confronto diretto sullo stesso ingaggio svolto in centinaia di modi diversi.
Incredibile vedere ogni volta in quanti modi si può esprimere uno stesso concetto!
Il tutto in un clima assolutamente positivo, senza attacchi o critiche scoraggianti ma, piuttosto suggerimenti su come migliorare.
In più ci si scambiano informazioni, esperienze, risorse, per esempio fino all'anno scorso non sapevo minimamente usare Illustrator: non sono una smanettona e ogni volta che provavo ad usarlo constatavo che per fare la stessa cosa in Photoshop avrei impiegato un quinto del tempo e rinunciavo. Poi mi hanno suggerito il corso di Alma Loveland su Atly e certo non sono diventata magicamente un'esperta ma riesco a muovermi abbastanza da poterci lavorare.
Alcuni compagni hanno addirittura creato un gruppo facebook, Mats after Mats, in cui mensilmente viene proposto un assigment sul modello appreso  durante il bootcamp per continuare a confrontarsi e arricchire il portfolio.
Per me, poco socievole nella vita reale e ancora meno nei social network, trovare dei colleghi, vicini e lontani, con cui confrontarsi senza competizione  è stato molto piacevole, rilassante e stimolante.
Per chi ha già un gruppo consolidato di colleghi/amici con cui interfacciarsi per avere dei feedback onesti, probabilmente il gruppo non serve a granchè, anche se con partecipanti da tutto il mondo si ottengono sicuramente opinioni più varie.
Anche in questo caso non serve necessariamente essere iscritti al MATS per avere una bella rete di contatti: su facebook ci sono decine e decine di gruppi di illustratori, grafici, disegnatori, divisi per nazionalità o misti, con interessi specifici o diversi con lo scopo di migliorare il portfolio o solo di scambiarsi informazioni su concorsi, mostre e eventi o... quello che vi pare!
Basta solo cercare.

Insomma servono davvero questi corsi? Se avete letto fin qui sapete già che la mia risposta può essere solamente sì... e no!
Sì se si ha bisogno di un'iniezione di fiducia e voglia di fare, si vogliono esplorare ambiti diversi da quelli abituali, si vogliono conoscere persone creative e stimolanti il tutto arricchendo il proprio portfolio.
No se si cercano insegnamenti su tecniche e programmi, se si ha bisogno di un'insegnate che ci segua e corregga costantemente, se ci si aspettano dei risultati immediati in termini lavorativi ( a qualcuno capitano, ma avete provato a sfogliare un'intera galleria? Difficile che TUTTI vengano assunti all'istante), se si spera di essere rappresentati da Lilla Rogers. Nell'ultimo caso seguire i corsi  serve per capire cosa cerca ma, per essere selezionati si deve partecipare al Global Talent Search

Ultimissima cosa questa è proprio una cosa mia, liberissimi di ignorarla
Io odio tutto il sistema dei saldi. Sempre e comunque. Se ti puoi permettere di vendere un bene a prezzo ridotto, continuando a guadagnarci sopra, per un periodo, puoi farlo sempre. Anzi, se acquisto qualcosa in anticipo rispetto alla stagione degli sconti, dovrei essere premiata poiché tu venditore avrai meno rimanenze di magazzino di cui occuparti e non dovrei sentirmi tacciata di stupidità per aver speso il doppio di un altro per lo stesso bene.
Ovviamente per i corsi on line non c'è stoccaggio né merce avanzata però i saldi ci sono ugualmente. Quindi, prima di acquistare a prezzo pieno, valutate se potete permettervi di aspettare un po' per i prossimi sconti di primavera, fine estate, Natale, Black Friday... può fare parecchia differenza ;)


Bootcamp 2016



martedì 26 luglio 2016

MATS Bootcamp 2016

Siamo già arrivati alla fine anche per questo Bootcamp!
L'ultimo mese è stato dedicato al lettering: a secondo dell'area geografica di provenienza a ciascuno è stato dato un fiore (Europa= snapdragon= bocca di leone) e il titolo "the language of flowers" per disegnare la copertina di un taccuino presumibilmente per il giardinaggio....

Tema azzeccatissimo per me e il mio pollice killer che in quest'estate torrida abbiamo ucciso: una trentina di piante di fragole, un rovo di lamponi, un'azalea, un gelsomino, 2 nespoli e tre meli nati dal seme sparpagliato a caso tra i vasi di fiori l'estate scorsa. Perfino il melo grande che in primavera era carico di buone intenzioni e di frutti ha dovuto rinunciare ai suoi buoni propositi per non seccare... Epperò che pretenziose queste piante! Potrebbero pure chessò telefonare o almeno mettersi a uggiolare quando vogliono l'acqua!
Si sono salvati da questa strage soltanto una peonia, un ribes (che pure ne hanno buscate) e miracolosamente l'abetino piccino picciò aquistato lo scorso Natale

Comunque dicevamo lettering.
Siccome non ne so molto dopo aver trovato un miliardo di reference su pinterest, ho seguito alcune lezioni su skillshare e questa guida
alla fine il risultato è questo qua:

 


Il quadernino si può acquistare sul mio negozio zazzle
tutti gli altri lavori sono nella gallery di luglio

martedì 5 luglio 2016

Mats Bootcamp 2016


A giugno si è parlato di libri per bambini, focalizzandosi sulla creazione del personaggio e del suo ambiente, nello specifico della vigogna delle Ande
Era richiesta la creazione di una pagina interna di un ipotetico libro in cui si vedesse l'animale protagonista in varie pose e con differenti espressioni
Devo dire che i miei compagni hanno svolto egregiamente il compito, alcuni hanno scritto le proprie storie, altri hanno fatto ricerche e studi sulle differenze tra i vari tipi di camelidi da poterne ricavare un'enciclopedia illustrata
Qui la galleria
non sembra un vecchio dépliant turistico?

Quanto a me stretta tra consegne, impegni familiari e un fine settimana in Bretagna (yeah!) non sono andata oltre il primo sketch digitale in cui mi ero concentrata più che altro su trame e colori dei tessuti.
Per non mancare la galleria ho risolto con un semplice mockup, ma con la promessa di ritornare sull'argomento.
E sì che mi ero trovata anche una bella storia!

giovedì 30 giugno 2016

La legione degli artisti, mostra di fan art ispirate al manga L’attacco dei giganti



Qualche settimana fa sono stata invitata a partecipare alla La legione degli artisti, mostra di fan art ispirate al manga L’attacco dei giganti.
Ho risposto subito entusiasticamente alla chiamata e poi... mi sono messa a studiare perché non avevo mai letto nulla a riguardo!
è saltato fuori che si tratta di una storia piuttosto macabra e splatter non proprio il genere adatto a una che è dovuta fuggire da una proiezione degli Happy Tree Friends e sviene per una goccia di sangue finto al cinema...
Perciò mi sono messa a giocare col tema per trarne una mia interpretazione spiritosa
Curiosi?
Allora ci vediamo domani pomeriggio ci vediamo a Treviso, insieme a tanta bella gente!
 


Nel frattempo per stuzzicare la curiosità un'anteprima delle opere originali in mostra





domenica 26 giugno 2016

MATS Bootcamp 2016



http://lunarcafe.com/wp-content/uploads/2016/01/New-Zodiac-table.jpg
A maggio ci siamo concentrati sui tarocchi, ad ognuno è stata assegnata una carta in base al proprio segno zodiacale

Dunque sagittario = Temperanza

Calma, pazienza, equilibrio, armonia con sé stessi e con gli altri... tutte qualità che non mi rappresentano. Per niente.
Ho scelto di concentrarmi sull'aspetto naturalistico con una centaurina che zampilla acqua corrente per avere l'occasione di sfruttare i miei nuovi pennelli per PS.
Qualcuno del gruppo (non ricordo chi) aveva suggerito di provare i pennelli Woodland Wonderland di Retro Supply, ho seguito il consiglio e mi sono innamorata!
Se appassionati di illustrazione vintage fatevi un giro sul sito ci sono tantissime risorse utili

sabato 11 giugno 2016

MATS bootcamp 2016

Nel mese di aprile ci siamo concentrati sul tema Lumberjack al fine di realizzare dei pendenti.
Questa richiesta che ha creato diverse perplessità tra i partecipanti al corso:
Pendenti in che senso? Tipo da appendere all'albero di Natale? Ma il povero abete non soffre già abbastanza senza bisogno di mostrargli l'accetta? Ah ma forse si intende tipo ciondolo per la collana! Ma no! Si tratta di roba ornamentale tanto per... Ma potrebbero essere quei cuscinetti farciti di profumo che si usano per rinfrescare gli armadi...
e così via!
Un bel po' di confusione insomma e senza una spiegazione più chiara ognuno ha fatto un po' quel che voleva, per lo più disegnando dei personaggi da appendere, qualcuno dipingendo sul legno, qualche coraggioso ha realizzato dei prototipi in fimo qualcun altro ha cucito dei pupazzetti.
Qui la gallery completa
 
 
Qualche settimana dopo ho ripreso in mano i miei disegnini per mettere a punto una nuova collezione di prodotti nel mio negozio Zazzle 
 
 

tovaglia, vassoio, tovagliette segnaposto, lunchbox e ovviamente tazze

venerdì 3 giugno 2016

Crisi d'identità




Oh ma sempre eh!
Quando uso in nome del mi' omo non va meglio... Comparini? Campanini? Ah Gambalini!

Per fortuna che i miei editori sanno bene con chi hanno a che fare


E pure il mio commercialista

Sigh

sabato 28 maggio 2016

giovedì 26 maggio 2016

MATS Bootcamp 2016 + Bologna book fair + utime uscite

Gli ultimi mesi sono stati piuttosto intensi con un trasloco che sembra non finire mai, lavori che vanno, vengono, si accavallano e a volte scompaiono, progetti da finire in tempo per la fiera, la fiera stessa, il sito da rinnovare e... il nuovo MATS Bootcamp iniziato a marzo!
Il primo mese è stato dedicato ai libri da colorare per adulti, secondo Lilla Rogers un mercato in espansione perché facili da realizzare e poco costosi da stampare.
Per l'assignment dovevamo disegnare la copertina di un album da colorare ispirato agli anni '20
Qui la gallery di marzo
 
 
Mancavano solo un paio di settimane alla fiera di Bologna così ho pensato, anche dietro suggerimento della mia agente, di unire l'utile al dilettevole aggiungendo un paio di pagine da colorare per l'interno e proporre il progetto libro agli editori che mi avrebbero ricevuta


Se tutti i miei compagni di corso hanno avuto la stessa idea molti art director si saranno chiesti il perché di questo boom degli anni '20!

La fiera come al solito è stata faticosa-esaltante-stressante-eccitante-snervante eppure irresistibile e ho avuto l'occasione di incontrare alcune bootcampers: Tessa Rath, Annette Heiberg e Sara Brezzi

foto di Sara e Tessa
Notare le facce sconvolte a fine giornata
E a proposito di libri da colorare, stavolta per bambini, in occasione della fiera sono state pubblicate 2 nuove collezioni in casa Piccolia
 
Mes véhicules à colorier collana di 6 titoli tutti relativi a macchine, treni e mezzi da lavoro con una pratica maniglia per portarseli a spasso



Coloriages Velours  assolutamente la mia collana preferita: tutti gli sfondi sono rivestiti di velluto colorato per dei libri da colorare e accarezzare!
Al momento sono soltanto 4 titoli ma spero proprio che ne faremo degli altri :)